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FEP: «IL MOTORE DEL MERCATO EUROPEO DEL PARQUET SONO LE RISTRUTTURAZIONI»

«Il motore principale della ripresa è la ristrutturazione residenziale». È quanto afferma la Federazione Europea del Parquet (FEP) sull’attuale situazione del mercato europeo dei rivestimenti in legno. Il Consiglio di Amministrazione della Federazione si è riunito virtualmente l’8 ottobre scorso proprio per parlare, tra le altre cose, del parquet e dei continui impatti della crisi da COVID-19 sui mercati europei.

Ripartenza durante l’estate, frenata a settembre

Il sud Europa, oggetto delle misure più restrittive per contenere la pandemia durante la primavera – come è noto – è stato colpito duramente. Nonostante ciò, i suoi mercati del parquet hanno registrato una notevole ripresa durante l’estate, per rallentare di nuovo a settembre.

I consumatori investono nelle loro case

Il motore principale della ripresa è la ristrutturazione, in particolare la ristrutturazione residenziale, poiché i consumatori stanno continuando a investire nelle loro case. D’altronde, parlare di nuovi progetti o scegliere forniture “chiavi in mano” risulta ancora troppo impegnativo. La Germania, il principale mercato europeo del parquet, che in primavera non ha sofferto più di tanto a causa del Coronavirus, sta attualmente vivendo un trend molto positivo, trainato proprio dalle ristrutturazioni. Purtroppo, l’attuale impennata della pandemia e le nuove misure restrittive che interessano tutta Europa creano incertezze sul futuro. E probabilmente gli impatti economici a lungo termine relativi alla crisi devono ancora arrivare. Tuttavia, per l’anno 2020, è previsto un consumo stabile di parquet sui mercati europei rispetto al 2019.

La situazione nei diversi Paesi

Austria. La situazione ha cominciato a migliorare a maggio. La ristrutturazione continua a essere il volano del consumo di parquet e sostiene i consumi. Tuttavia, per tutto l’anno, è previsto un leggero calo del mercato rispetto al 2019.

Francia. Dopo una ripresa dei consumi a metà maggio, la situazione è stabile: “né buona, né cattiva”. L’attività contract sta diminuendo notevolmente, ma gli impatti saranno probabilmente visibili solo tra due anni poiché, per il momento, gli accordi in essere sono stati portati a termine. Il fai da te sta funzionando bene.

Germania. Se nei mesi di aprile e maggio il mercato tedesco del parquet si è rivelato moderato, durante l’estate il trend è aumentato, con previsioni positive fino al termine del 2020. I nuovi progetti stanno diminuendo, ma la ristrutturazione è in crescita.

Italia. Fino ad agosto, il mercato italiano ha saputo reagire al lockdown, soprattutto nel sud del Paese, meno colpito dal virus. Il consumo di parquet ha rallentato a settembre, anche se le ristrutturazioni stanno trainando il mercato. In calo, invece, il contract. Tutte le perdite della primavera non saranno compensate. Nonostante ciò, il 2020 farà registrare un trend stabile o solo lievemente negativo.

Paesi Nordici. Anche il mercato nordico del parquet è stato colpito durante la primavera. La costruzione di nuovi edifici è in calo, ma la ristrutturazione è forte, soprattutto in Norvegia. Complessivamente, il mercato sta migliorando.

Spagna. Il mercato spagnolo ha tentato, durante l’estate, una ripresa dopo il lockdown primaverile, ma le nuove misure anti COVID-19 ne hanno ostacolato il decorso. La ristrutturazione procede bene, mentre la costruzione di nuovi edifici è ferma. Gli impatti economici, a lungo termine, relativi alla pandemia e alla spesa pubblica probabilmente devono ancora arrivare. Tutto sommato, per l’anno 2020, è previsto un mercato del parquet con dati leggermente in calo o piatti.

Svezia. In questi ultimi mesi la Svezia ha fatto un po’ storia a sé. Il mercato del parquet ha registrato una lieve battuta d’arresto, con meno investimenti, ma ciò è stato diretta conseguenza dei cambiamenti strutturali e non degli effetti della pandemia. Da un lato le attività commerciali e ricettive, che rappresentano una fetta di mercato importante per tutto l’indotto, hanno fatto registrare un trend negativo. Dall’altro la ristrutturazione continua a tenere banco perché le persone stanno investendo nelle loro case (diventate anche uffici). Non si prevedono significative evoluzioni della situazione entro la fine dell’anno, ma il 4° trimestre dovrebbe risultare positivo.

Svizzera. Dopo un 3° trimestre piatto, soprattutto nelle aree di lingua francese e italiana del Paese, si osservano ora tendenze leggermente positive sul mercato svizzero del parquet. La ristrutturazione è il motore principale, ma le alternative alle soluzioni in legno registrano maggiore appeal. È prevista una stagnazione per il 4° trimestre e per tutto il 2020.

Regno Unito. Il Paese è stato duramente colpito dalla pandemia e il trend di mercato è paragonabile a quello del sud Europa, con una ripresa a ridosso del 3° trimestre. Tuttavia, le incertezze legate alla Brexit stanno influenzando le attività.