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Nesite certifica la sostenibilità della filiera

Grazie all’EPD, l’azienda è in grado di analizzare le prestazioni dei moduli in solfato di calcio delle sue pavimentazioni. Lungo tutto il ciclo di vita

Le pavimentazioni sopraelevate di Nesite sono state spesso menzionate non solo sulla nostra rivista ma anche qui nel nostro blog. Uno dei motivi è sicuramente per l’impronta green aziendale e per l’attenzione posta nella produzione dei propri prodotti. A questo proposito non sorprende che l’azienda italiana abbia ottenuto la certificazione EPD (Environmental Product Declaration) per tutti i moduli con anima in solfato di calcio.

WPP Campus, Milano. Foto di Ugo De Berti, UDB Studio

Che cos’è l’EPD?

Quando parliamo di EPD intendiamo un documento verificato da un organismo di certificazione autorizzato sviluppato in accordo con norme e standard internazionali relativi alle dichiarazioni ambientali ISO 14025 e EN 15804. Nel concreto la documentazione mira a descrivere gli impatti legati alla produzione di un determinato prodotto, supportato dall’analisi LCA _ Life Cycle Assessment.

I pannelli Nesite sono stati analizzati secondo il modello “dalla culla al cancello”: dall’approvvigionamento dei materiali, all’intero processo di produzione, fino alla verifica dei sistemi di trasporto. Ma non solo: scarti e potenziale di recupero e riciclo si sono aggiunte alle voci dell’analisi.

Con l’ottenimento della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), Nesite comunica al mercato la totale sostenibilità della sua filiera, grazie a dati e valutazioni accreditate.

L’azienda gode già della Certificazione di Sistema Ambientale (UNI EN ISO 14001), di Qualità (ISO 9001) e FSC®.

www.nesite.com

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