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Sigma Coatings

The Vision of Colour, il progetto di Marco Piva per i 300 anni di Sigma Coatings

Per celebrare i 300 anni dalla sua nascita, Sigma Coatings lancia un progetto in collaborazione con lo studio Marco Piva che promuove il colore come strumento di riqualificazione del territorio italiano.

Sigma Coatings

Le meraviglie dell’Italia raccontate attraverso il colore. Possiamo riassumere così The Vision of Colour, il progetto per esterni nato dalla collaborazione tra Sigma Coatings e lo studio Marco Piva. Un progetto estremamente innovativo sviluppato per celebrare i 300 di vita del brand di PPG Architectural Coatings.

The Vision of Color propone un nuovo sguardo sul colore, visto non come semplice decorativismo, ma come espressione di un concetto di bellezza legato alla vita e al benessere delle persone.

“Sono trecento anni che Sigma Coatings racconta storie di colore in diversi Paesi, segnando l’evoluzione dell’architettura, caratterizzando luoghi e creando tendenze. E questo perché il colore, nella nostra filosofia, non è solo decorativo. Il nostro approccio è innovativo, umano e architettonico allo stesso tempo e si lega fortemente alla sostenibilità”, spiega Paola Mattioli, Marketing Director PPG Architectural Coatings Italy.

Per questo nel progetto di Marco Piva il colore è stato indagato con un approccio inedito, in cui le architetture si integrano nel paesaggio in una relazione che crea ambienti più confortevoli ed emozionali.

Dieci palette ispirate al paesaggio italiano

Sono dieci le palette selezionate da Marco Piva e Sigma Coatings per The Vision of Colour: Pulse, Power, Purity, Extreme, Game, Kindness, Spirit, Levity, Nude e Glow. A ispirare ognuna, la bellezza e incredibile varietà del paesaggio italiano.

Si parte dal Nord Italia con la palette Pulse, omaggio alle nuance delle aspre cime piemontesi e delle coste rocciose liguri. Power richiama le distese alberate del pavese e i suggestivi laghi della Lombardia. Purity evoca il Veneto, con i colori di Padova e della laguna veneziana. Extreme racconta le cromie del Friuli-Venezia Giulia e delle Dolomiti. Game si ispira ai colori intensi e accesi della riviera e dei borghi dell’Emilia-Romagna. Ci spostiamo nell’Italia centrale con Kindness e i suoi pomeriggi assolati sulle colline toscane e umbre. Con Spirit sentiamo il calore del Lazio e della Campania. Levity ricorda i colori del mare, del cielo, della sabbia e del sole di Abruzzo e Molise. Con Nude ci spostiamo nel Sud Italia, perdendoci tra i paesaggi della Puglia e della Basilicata. Per chiudere con Glow che trova la sua musa ispiratrice nelle sfumature calde e luminose della Sicilia.

Il colore è viaggio, rivoluzione, cambiamento, ma soprattutto è emozione. In particolare, nel nostro Paese che ha una storia architettonica millenaria. Per questo, insieme a Sigma Coatings, abbiamo creato un progetto che è un inno alle meraviglie dell’Italia, da nord a sud, realizzando dieci palette cromatiche, associate a diverse regioni italiane, ispirandoci ai paesaggi, ma anche agli elementi identitari del territorio”, commenta l’architetto Marco Piva.

L’armocromia secondo natura

Tutte le palette che compongono The Vision of Colour rispondono ai criteri dell’armocromia. È la natura a offrirci uno strumento per creare abbinamenti cromatici armonici e adatti alle architetture contemporanee. Il rapporto con l’ambiente circostante si declina così in base al territorio, mentre l’architettura si tinge di nuovi colori ispirandosi alla natura stessa. Il risultato è una nuova visione in cui il colore è in armonia con il contesto di appartenenza.

“I colori sono profondamente legati ai contesti geografici, storici, sociali e politici e hanno la straordinaria capacità di saper raccontare ogni aspetto della vita”, afferma Massimo Caiazzo, Presidente di IACC Italia, International Association of Colour Consultant. “Noi italiani abbiamo una preziosa eredità che ci consente di considerare il colore come una vera e propria cartina al tornasole della nostra storia. Oggi più che mai è necessario sviluppare una rinnovata consapevolezza del ‘fare paesaggio’ attraverso una progettazione sensibile della luce e del colore. Umanizzare l’ambiente significa innanzitutto progettare per il benessere e la dignità delle persone”.

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