L’opera, una foresta galleggiante di 20 metri quadrati, è visitabile sul Canal Grande di Venezia e invita a trovare un equilibrio tra Uomo e Natura
Dal 20 aprile sul Canal Grande di Venezia è arrivata “Galla”, una foresta galleggiante di 20 metri quadri, ideata da Aaron Nachtailer in occasione della 59esima edizione della Biennale di Venezia. Il progetto ha visto la partecipazione e il contributo fondamentale dell’azienda Ravaioli Legnami che ha fornito tutti i materiali di recupero della struttura galleggiante. Una collaborazione interessante quella tra l’azienda Ravaioli e l’artista argentino Nachtailer, 36 anni, che da qualche tempo è legato all’Italia. Oltre a viverci, infatti, Aaron Nachtailer ha già presentato diverse mostre nel nostro paese. Tra queste un esempio è “The Raw & The Cooked” a Palazzo Baronio per Maison Random nel 2019.
“Galla”, dal legno al Metaverso
Il progetto itinerante è realmente una foresta galleggiante che si mescola con gli imponenti palazzi veneziani e funge da metafora della vulnerabilità di tutte le foreste del mondo. Ma non solo. La piccola foresta in mezzo all’acqua è il simbolo di una Venezia fragile, sottoposta al cambiamento climatico e all’innalzamento delle acque. In un certo senso l’opera vuole far riflettere sulla necessità di proteggere la biodiversità e la natura nel suo complesso. E trasportando la foresta “in città”, Aaron Nachtailer vuole sottolineare la sua unicità e punta a creare consapevolezza nel visitatore nel suo rapporto con l’ambiente che lo circonda.
Ma non è finita qui. Le evoluzioni dell’installazione non si sono fatte attendere. Dal 27 aprile infatti Galla è arrivata a Decentraland, nel metaverso, assumendo le sembianze della realtà aumentata. A chiudere il cerchio, il progetto culminerà nella creazione di una startup che si occuperà delle possibili implicazioni delle aree verdi galleggianti.
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