Colorati, personalizzabili e sostenibili. Ecco i prodotti fonoassorbenti di Slalom Acoustic & Partition Systems.
Il comfort acustico è diventato un aspetto centrale nella progettazione degli interni. Per fortuna, ci viene da dire. Dopo essere stato a lungo trascurato in Italia, ultimamente questo tema è, infatti, balzato al centro del dibattito tra architetti e designer, sempre più consapevoli di quanto riverberi e rumori eccessivi possano compromettere il nostro benessere. In casa così come negli uffici o nei luoghi pubblici.
A dimostrare questa crescente consapevolezza, ci sono numerosi prodotti pensati per il benessere acustico: dalle carte da parati ai pannelli divisori, dalle lampade alle sedute. Tutti rigorosamente realizzati in materiali fonoassorbenti.
Un esempio arriva dalla Milano Design Week 2022. Parliamo di Slalom Acoustic & Partition Systems, una giovane azienda italiana produttrice di prodotti fonoassorbenti che ci ha colpito per il suo design giocoso e per l’approccio sostenibile al progetto.
Una sinergia tra acustica, etica ed estetica
Già, è la sostenibilità una delle parole chiave di Slalom. Dalla scelta delle materie prime, riciclate e riciclabili, ai processi di produzione e gestione del prodotto, l’attenzione all’ambiente è massima.
Tailor-made, colorati e vivaci, i prodotti di Slalom sono raccontati dall’azienda con un neologismo: acousthetics. Una parola che suggerisce la sinergia tra acustica, etica ed estetica, e la volontà di creare spazi confortevoli. Ogni tessuto, feltro e colore di Slalom sono infatti scelti per stimolare tutti i sensi, dando vita ad atmosfere emozionali.
Slalom alla Milano Design Week 2022
Slalom ha presentato i suoi prodotti durante la Milano Design Week 2022, nella suggestiva location di Alcova, all’interno dell’installazione Silentscape curata dall’architetto Isabella Del Grandi. Un vortice di colori accesi, superfici morbide e texture variegate che hanno avvolto lo spettatore in un universo intenso nelle cromie ma allo stesso tempo dolcemente silenzioso. Uno spazio ovattato sospeso tra onirico e reale.
A ispirare il progetto e il pattern grafico di Silentscape, l’idea che le pareti possano ascoltare e assorbire tutto ciò che diciamo. L’esperienza è stata accompagnata da If Walls Could Talk, una composizione musicale dell’artista e musicista Marta Del Grandi che immagina le pareti come custodi di ogni segreto.
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