Il network tecnico-professionale e progettuale del sistema pavimenti e rivestimenti
Una casa realizzata secondo bioedilizia

Bioedilizia: i benefici di calce e canapa

Sostenibilità e ambiente dialogano con la progettazione attraverso la bioedilizia, un tema che con l’emergenza sanitaria è tornato in auge. Nello specifico stiamo vivendo a un ripensamento della tutela della salute negli edifici e si fanno strada nuovi materiali. Per esempio canapa e calce offrono una valida soluzione per ambienti sanificati e sicuri. A dirci di più sulla bioedilizia ci ha pensato l’esperto Gilberto Barcella

Il Covid ha riportato la salute in cima alla lista delle priorità anche nell’edilizia ecologica e gli addetti ai lavori si troveranno davanti a un cambiamento. Cambieranno sicuramente i criteri per la progettazione, la costruzione e la valutazione di mercato degli edifici e si ricorrerà a materiali diversi per ottenere benefici in termini di salubrità e sanificazione. A tal proposito, la bioedilizia si avvale di materiali che garantiscono ottime e comprovate prestazioni in termini di sanificazione, quali i biocompositi in canapa e calce. Questo perché il loro uso comporta una serie di benefici:

  • migliore isolamento termico e acustico;
  • dispersione di una minore quantità di energia;
  • assorbimento delle emissioni di CO2;
  • meno vulnerabilità agli incendi;
  • maggiore tutela della salute;


Ma a cosa si devono queste notevoli proprietà? Ce lo ha spiegato Gilberto Barcella, professionista specializzato nel restauro e nella costruzione con la canapa e la calce naturale, ora direttore tecnico, ricerca & sviluppo e commerciale per la divisione Tecnocanapa by Senini di Montichiari.

«Sin dall’antichità, la calce utilizzata come legante insieme alla canapa, veniva impiegata per sanificare e disinfettare gli ambienti. Si tratta nello specifico di idrossido di calcio, che si ottiene mischiando la calce idrata con acqua in una proporzione ben definita. Le pareti, i cappotti, gli intonaci e le pitture, realizzati sia con le tecniche tradizionali che a proiezione sulle superfici, risultano quindi privi di batteri e virus. Al tempo stesso il comfort e la qualità dell’aria indoor risultano eccellenti, perché questi materiali regolano l’umidità, azzerano la condensa ed evitano la cosiddetta sindrome dell’edificio malato».

La bioedilizia costa meno?


Barcella sfata il mito per cui l’edilizia sostenibile sia più onerosa rispetto a quella tradizionale. Al contrario, gli edifici in canapa e calce richiedono un processo costruttivo più rapido e snello, il che incide sulle spese. Le costruzioni in canapa e calce, che possono diventare carbon negative assorbendo più CO2 di quanta ne producano, sono coerenti con il percorso europeo di decarbonizzazione del patrimonio edile entro il 2050. Pertanto, possono beneficiare degli incentivi economici previsti da qui ai prossimi anni. «In Italia, mettendo insieme ecobonus e sismabonus, attualmente si può ottenere un massimo di 136mila euro di sgravi fiscali per ogni unità abitativa», conclude Gilberto Barcella.

Gilberto Barcella, chi è?


Dopo anni di studi ed esperienze sul campo, Gilberto Barcella ha realizzato un brevetto per la realizzazione di biocompositi in canapa e calce che ha permesso di industrializzare i processi di produzione e installazione di involucri ad alta efficienza energetica, naturali e riciclabili. Oggi si occupa della direzione tecnica, ricerca&sviluppo e commerciale per la divisione Tecnocanapa by Senini di Montichiari. Tiene corsi di formazione per architetti che desiderano avvicinarsi alla bioedilizia.

Share