Il network tecnico-professionale e progettuale del sistema pavimenti e rivestimenti
Costruzione in legno

Wood Experience presenta il Manifesto per il legno

Suddiviso in 5 focus, è il punto di partenza da cui il Salone Internazionale della filiera del legno vuole valorizzare e preservare la materia prima

Organizzato da Piemmeti e realizzato a fine ottobre a Verona, l’incontro di Wood Experience è stato l’occasione per presentare il Manifesto per il legno. «La presentazione del Manifesto per il Legno punta a dare un contributo di idee e contenuti al dibattito in atto attorno alla transizione ecologica per la decarbonizzazione del pianeta», ha spiegato Raul Barbieri, direttore di Piemmeti, organizzatore di Wood Experience.

Per i firmatari del Manifesto, il legno va riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità e deve diventare protagonista di una nuova edilizia sostenibile; della transizione energetica; diventare una risorsa gestita con criteri scientifici; essere alla base di un’economia circolare virtuosa e rinnovabile.

Il Manifesto per il Legno è stato presentato in apertura di Wood Experience da Maurizio Danese, presidente Veronafiere; Ado Rebuli, presidente Piemmeti Spa; Franco Laner, professore IUAV; Domenico Brugnoni, presidente AIEL, Associazione italiana energie agroforestali; Alessandro Tosato, Presidente Lignum Consorzio di tutela del Mobile di Verona. A loro si sono aggiunti anche le principali aziende presenti a Verona.

I punti chiave del Manifesto del legno

A comporre il documento, cinque punti essenziali che illustriamo qui brevemente:

Tutela della biodiversità: Bisogna avviare un processo per superare le monoculture, tra cui quella dell’abete rosso, aprendo ad altre specie adatte alla costruzione e alle finiture come pioppo, abete bianco, castagno, robinia, eucalipto e altre specie a chilometro zero.

Risorsa energetica per il pianeta: può continuare ad esserlo se prodotta da materia prima lavorata secondo l’approccio “in cascata”, che valorizza quindi gli scarti dell’industria di prima lavorazione del legno, e grazie alla tecnologia che permette basse emissioni.

A questo proposito Annalisa Paniz di AIEL, una delle firmatarie del Manifesto ha commentato: “Oggi sul mercato sono disponibili generatori in grado di valorizzare la risorsa legno dal punto di vista energetico con altissimi rendimenti e minimi livelli di emissioni. Ora quindi sta alla politica scegliere di puntare su questa fonte di energia che è rinnovabile, programmabile e sostenibile, rappresentando così uno strumento fondamentale per il processo europeo verso la decarbonizzazione del settore del riscaldamento residenziale».

Un materiale innovativo e versatile: Grazie ai biomateriali le caratteristiche intrinseche del legno possono essere potenziate rendendolo versatile e adatto all’utilizzo combinato con le più avanzate tecnologie, come le macchine a controllo numerico computerizzato.

Una risorsa efficiente e sicura per l’edilizia: anche se è una risorsa
rinnovabile, è necessario studiare processi di maggior razionalità del suo uso sfruttando le tecnologie dell’industria 4.0. Il legno va impiegato dove serve e dove è apprezzato, dove sia una intelligente alternativa.

Educazione, ricerca e cultura: Oggi il legno si insegna in pochissime scuole e alla ricerca ad esso collegato sono assegnate poche risorse. I firmatari del Manifesto si impegnano perciò a promuovere la cultura del legno in ogni sede.

Share